PERCHÉ L'ARTE

Crediamo che l'arte sia il patrimonio eterno dell'umanità.

Ridefinendo le condizioni di accesso all'arte per riportarla al centro nel XXI secolo, Matis svolge una missione di trasmissione e valorizzazione di un patrimonio mondiale inestimabile.

L'arte, un mercato ampio e dinamico

L'arte esiste sin dagli albori della civiltà e viene fatta circolare da secoli, rappresentando una parte non trascurabile del patrimonio dei privati. Dagli anni '60, con l'avvento delle grandi case d'asta e la maggiore accessibilità ai risultati delle vendite pubbliche negli anni '90, è possibile misurare con precisione il volume, il valore e la performance degli scambi effettuati, rendendo l'arte una classe di attivi a sé stante.

2 174 miliardi di dollari(1)

Valore degli oggetti da collezione detenuti da privati nel 2022, pari al 5,2% del patrimonio delle maggiori fortune mondiali

65 miliardi di dollari(2)

Volume delle transazioni sul mercato dell'arte nel 2023, di cui 25,1 miliardi di dollari di vendite all'asta pubblica

85%(2)

Opere detenute da mercanti d'arte vendute in meno di due anni

Che cos'é l'arte blue chip(5) contemporanea e del dopoguerra, in cui Matis propone di investire?

01

Specialista in arte contemporanea

L'arte del dopoguerra e contemporanea, creata da artisti nati dopo il 1910, ha rappresentato quasi il 53% del valore delle aste pubbliche nel 2023. Questo è il segmento artistico preferito da Matis nelle sue acquisizioni perché è tra i più dinamici e liquidi rispetto ad altre tendenze artistiche.

Ripartizione delle aste nel 2022 per 
segmenti artistici,% (2)
02

Opere del valore di oltre 500.000 dollari

Nel mercato dell'arte contemporanea del dopoguerra, il valore di mercato si concentra sulle cosiddette opere «blue chip», del valore di oltre 500.000 dollari.

Queste opere rappresentano oltre il 60% del valore totale delle aste, ma solo l'1% delle opere scambiate. Pertanto, la strategia di Matis consiste nel focalizzarsi sulle opere più rappresentative dell'arte contemporanea e del dopoguerra, che costituiscono la maggior parte del valore di mercato.

Distribuzione delle aste per fasce di prezzo per opere d'arte del dopoguerra e contemporanea nel 2022 (2)
03

Opere create da artisti iconici

Le opere blue chip prese di mira da Matis sono state create da artisti che hanno segnato profondamente la storia dell'arte e sono riconosciute dalle istituzioni museali, dalle principali gallerie globali e dai collezionisti internazionali. Le loro opere si conservano nel tempo: la loro domanda è in aumento, mentre il numero di opere disponibili sul mercato diminuisce, creando un effetto di scarsità.

Esempi di club deals
chiusi con successo

VISUALIZZA IL NOSTRO track record

Lucio

Fontana

Tasso di rendimento interno annuo al netto delle spese (6)

10,5%

Rendimento netto

14,57%

Durata di detenzione

16 mesi e 11 giorni

I rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri. L'investimento in asset class non quotate comporta il rischio di perdita parziale o totale del capitale investito.

Pierre

Soulages

Tasso di rendimento interno annuo al netto delle spese (6)

22,35%

Rendimento netto

13,61%

Durata di detenzione

7 mesi e 17 giorni

I rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri. L'investimento in asset class non quotate comporta il rischio di perdita parziale o totale del capitale investito.

Josef

Albers

Tasso di rendimento interno annuo al netto delle spese (6)

17,73%

Rendimento netto

9,25%

Durata di detenzione

6 mesi e 14 giorni

I rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri. L'investimento in asset class non quotate comporta il rischio di perdita parziale o totale del capitale investito.

I rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri. L'investimento in asset non quotati comporta il rischio di perdita parziale o totale del capitale investito.

Perché investire
nell'arte?

Avvertenza: i rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri. Gli investimenti in asset non quotati possono comportare il rischio di perdita parziale o totale del capitale investito.
01

Beneficiare della rivalutazione del capitale investito

02

Diversificare il portafoglio investendo in una asset class non correlata ai mercati finanziari

03

Tutelarsi dall'inflazione

01. Beneficiare della rivalutazione del capitale investito

Negli ultimi decenni, l'arte è diventata un asset negoziabile sulle principali piattaforme di mercato internazionali, all'interno delle più grandi case d'asta.

Sulla base dei dati delle transazioni pubbliche, Artprice ha sviluppato l'Artprice100© Index, che traccia la performance annuale dei 100 artisti più dinamici alle aste.

Dagli anni 2000, l'indice Artprice 100 ha sovraperformato quello dell'S&P 500, con un apprezzamento 4 volte superiore.

Perché investire nell'arte?

01

Beneficiate di un apprezzamento del capitale investito

02

Diversificare il portafoglio con asset non correlati ai mercati finanziari

03

Proteggersi dall'inflazione

Avvertenza: le performance passate non sono indicative delle performance future. L'investimento in attività non quotate comporta il rischio di perdita parziale o totale del capitale investito.

02. Diversificare il portafoglio investendo in una asset class non correlata ai mercati finanziari

La correlazione è una misura per valutare l'interdipendenza tra due prodotti finanziari. Storicamente, alcuni asset sembrano essere altamente correlati: quando il CAC 40 è sceso del 39% a marzo 2020 rispetto a febbraio durante la crisi del coronavirus, anche l'S&P 500 era sceso del 20% nel primo trimestre del 2020.

Al contrario, i prezzi dell'arte contemporanea hanno storicamente mostrato una scarsa correlazione con altre asset class durante i periodi di stress finanziario. Investire in arte consente quindi di diversificare il proprio portafoglio di investimenti per proteggersi dalla volatilità dei mercati.

03. Tutelarsi dall'inflazione

L'acquisto di opere d'arte può essere un bene rifugio relativamente distinto dai movimenti di asset tradizionali, che risentono maggiormente dell'aumento dei prezzi.

Nel 2022, oltre il 50% dei family office considera l'arte un modo per proteggere dall'inflazione il portafoglio di investimento dei propri clienti. Nel 2021 erano solo il 18%.

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